15 Aprile 2014 - 19 Aprile 2014
Viaggio in Israele, in occasione di Pesach (la Pasqua Ebraica), approfittando di un volo El-Al per l'occasione. Prima tappa, Tel Aviv, città giovane e aperta, dalle grandi spiagge e i fitti grattacieli, che ricorda un po' le località costiere della California. Visita d'obbligo all'antico quartiere di Jaffa, sulla collina che domina il porticciolo, con vista sull'intera città. Si riparte verso Nord, in direzione Haifa, per visitare il Monte Carmelo, costeggiare Nazaret e raggiungere le sponde del Lago di Tiberiade. Da qui seguiamo il corso del fiume Giordano, lungo i kibbutz e le piantagioni di palme da dattero e pompelmi, fino a Gerusalemme.
La città vecchia di Gerusalemme con il suo mercato incastrato tra i vicoli millenari, il Muro del Pianto, la Cupola della Roccia, il Giardino del Getsemani, la Collina degli Ulivi, è il cuore pulsante di mille religioni e mille culture che qui coesistono, a volte faticosamente, in uno spazio incredibilmente ristretto. Qui è il Sancta Sanctorum dell'Islam e del Cristianesimo, qui ci sono i luoghi sacri di innumerevoli confessioni, qui è la casa natale di quel Dio unico a cui si rivolgono le preghiere di almeno metà dei religiosi nel mondo.
Dopo aver assaporato la meraviglia di Gerusalemme, fatta anche di sapori unici, quello dell'hummus, dei felafel, delle arance spremute per strada, del pane e delle spezie e dei datteri freschi, ci avviamo verso il Mar Morto, arrivando a toccare il punto più basso del mondo (ben 423 metri sotto il livello del mare), per poi proseguire lungo le sue incredibili sponde multicolori e incrostate di concrezioni saline, in un clima assolato e desertico, fino alla montagna di Masada.
Masada è la città che per ultima resistette all'assedio romano, un luogo leggendario in cui ancora oggi i soldati dell'esercito israeliano vengono a giurare "Metzadà shenìt lo tippòl", "Mai più Masada cadrà". Dall'alto di questa roccaforte quasi imprendibile, lo sguardo spazia sulle distese desertiche, i resti degli accampamenti romani ancora visibili, e le montagne dell'entroterra.
Proseguiamo dopo una breve sosta presso la fortezza di Neve Zohar, risalendo le colline fino a Be'er Sheva, e quindi attraversando i Monti di Hebron fino a ritornare a Gerusalemme. Da qui ci resta solo il tempo per un'altra visita al Suq e il ritorno verso Tel Aviv.