Una Venezia lontana dal circuito turistico di San Marco e Rialto, alla ricerca del silenzio e della tranquillità di Cannaregio, tra i panni stesi nei calli di Fondamenta Nuove, dal Ghetto fino alla Ca' Granda, tra portoni corrosi, intonaci multicolori, in quel magico intrico di decadenza, quotidianità e meraviglia che solo questi sestieri trasmettono, quasi fossero isolati in un altro tempo, in un'altra dimensione rispetto allo scorrere incessante dei visitatori che sciamano come formiche sempre lungo il medesimo percorso fino a consumarlo.